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Dacourt su Totti: "Clamoroso che non lavori alla Roma. De Rossi? Serve rispetto"

di Raimondo De Magistris

L'ex centrocampista Olivier Dacourt ha presentato Roma-Inter ai taccuini di 'Gazzetta.it'. Doppio ex (tre anni nella Capitale, altrettanti a Milano), il transalpino dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso una carriera tutta nuova: "Per anni ho gestito un ristorante italiano qui in Francia, poi ho aperto una galleria d’arte e ho girato e scritto quattro documentari. Adesso sono al mio primo film, un sogno che si realizza".

Sulle due squadre, questo il pensiero di Dacourt: "L’Inter è fortissima. Io l’ho seguita sia in campionato che in Champions, sono dominanti. Ma non lo dico da oggi io eh, saranno almeno due anni che è così. Inzaghi sta facendo un lavoro straordinario. Sulla Roma che dire… c’è un po’ di confusione, ma guai a dare i giallorossi per spacciati. Possono sorprenderti da un momento all’altro”.

Dacourt ha poi parlato della decisione della Roma di esonerare De Rossi dopo quattro giornate: “Daniele è un caro amico, una persona vera. Uno che ti dice le cose in faccia. L’ho sentito due giorni fa, ma non abbiamo parlato di calcio. Credo che sarebbe stata necessaria un po’ di pazienza in più e soprattutto un po’ più di rispetto, per un uomo e una bandiera come lui”.

Infine, un pensiero sull'assenza dall'organigramma della Roma di Francesco Totti: “È clamoroso. Capisce cosa intendo quando dico che ci vuole rispetto? Francesco a Roma è un monumento, è storia. E poi sono sicuro che sarebbe utile, magari affiancato da chi si occupa della parte sportiva. Ma quando arriva a Roma un calciatore nuovo, il fatto che uno come Totti possa spiegargli cosa vuol dire indossare quella maglia, farebbe scattare qualcosa dentro, darebbe una spinta differente. Mi piacerebbe vederlo un giorno come ambasciatore del club”.


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