.

Da Benevento al Parma: esordire non è il pezzo forte di mister Gattuso

di Simone Lorini

Il secondo esordio in Serie A di mister Rino Gattuso regala ancor meno soddisfazioni del primo: quel 3 dicembre del 2017 almeno arrivò un punto al Vigorito, sebbene il vantaggio maturato fino al 95' sembrava far presagire una vittoria contro le Streghe, i quali invece rimediarono non solo il primo punto nella stagione del ritorno in massima serie, ma anche uno dei pochissimi gol della storia del calcio firmato da un portiere. Oggi, contro un Parma decisamente pericoloso e che "va a pallettoni" (Gattuso dixit), i punti sono zero e la consapevolezza di averne buttato uno praticamente conquistato è la stessa: ma che differenza avrebbe fatto un punto nella classifica attuale del Napoli?

Esordire non sembra essere il forte del Gattuso tecnico, non in Serie A almeno: il Napoli visto oggi è un parente molto stretto di quello di Udine, quindi molto brutto. Nonostante di fronte ci fosse una squadra stanca e sfibrata dai troppi infortuni che l'hanno debilitata, le occasioni da rete costruite si contano sulle dita di una mano. E dire che il 4-3-3 sembrava la panacea ad ogni male, l'esonero di Ancelotti un male necessario e il rilancio di Insigne-Callejon la manovra che avrebbe riportato pericolosità istantanea nella manovra avanzata azzurra. Niente di tutto questo, per Gattuso c'è tanto da lavorare, ad iniziare dall'aspetto psicologico di una squadra che sembra avere paura anche di sè stesssa.


Altre notizie