.

Con Correa ko, l'Inter cerca un tampone a basso costo. I tavoli aperti di Marotta

di Alessandro Rimi

Il Venezia e poi lo sprint finale di questo mercato invernale che al momento ha visto un'Inter non certo protagonista. Ovvio, non c'è - o meglio, non c'era alcun bisogno di intervenire nella rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Che però si è ritrovato nuovamente senza il Joaquin Correa e con soli tre attaccanti a disposizione, a ridosso di un uragano. Milan, Napoli, Roma e Liverpool aspettano i nerazzurri in quello che sarà il passaggio decisivo della stagione interista.

Meglio essere attrezzati e strutturati come si deve. Per questo Marotta sta lavorando su più fronti, sia sul presente, sia ovviamente e soprattutto sul futuro. L'oggi però richiede alcune sistemazioni improvvisamente diventate necessarie. Per rimpiazzare temporaneamente il Tucu, in Viale della Liberazione stanno pensando a due ipotesi: la prima, spingendo anche sul rinnovo, è alzare e accentrare Perisic nel ruolo di attaccante, la seconda implicherebbe l'acquisto di una punta che potrebbe rispondere al nome di Caicedo, uomo di Inzaghi alla Lazio.

Se la via prescelta sarà la prima, ecco che successivamente arriverà la mossa definitiva per strappare Kostic all'Eintracht Francoforte, ieri ancora titolare nel match di Bundes contro il Bielefeld. Anche perché a giugno lo stipendio di Kolarov cesserà di pesare sulle casse nerazzurre, liberando pure un posto in difesa che verrà riempito da Dimarco, a quel punto in rosa come "difensore" a tutti gli effetti. Un esterno di sinistra all'Inter comunque serve già adesso e si lavora in tal senso. Oggi, tamponi permettendo, a San Siro arriva il Venezia. Il campo e il mercato che si intrecciano.


Altre notizie