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Cioffi: "Di Pafundi mi colpiva la naturalezza coi veterani. Se ci crede ce la farà"

di Dimitri Conti

L'allenatore Gabriele Cioffi, nel corso dell'intervista tenuta oggi con TMW, ha parlato anche di Simone Pafundi, talento classe 2006 da lui lanciato all'Udinese e da qualche mese nuovo giocatore del Losanna, in Svizzera, dove è andato per cercare di (ri)lanciarsi.

Ha detto di lui Cioffi: "Ci vuole coraggio per la gestione e la valorizzazione, da parte di tutti: una società deve strutturare la rosa per farlo, l'allenatore deve far giocare i giovani di talento e i compagni devono essere pronti a sopperire a eventuali mancanze. In Italia il coraggio c’è meno rispetto ad altri paesi, non solo nel calcio, e non è un problema di squadre B o di settori giovanili. Mi sembra incredibile che si dica che non abbiamo talenti. Ci sono, ma serve una strada diversa per valorizzarli: in altri paesi li mandano a giocare con i grandi senza troppi passaggi nel mezzo. La cosa che mi colpiva di Pafundi era la sua naturalezza anche giocando con veterani come Pereyra, Deulofeu o Mari': non era fuori contesto, non vedevo l'errore del bambino e le giocate gli venivano naturali. Ora il suo percorso non è facile: deve accettare che il processo non è stato così fluido, continuando a lavorare credendo che ce la farà".

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