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Chiellini elogia Pirlo: "E' stato un marziano. Da allenatore dovrà tornare sulla Terra"

di Tommaso Bonan

Nuove pagine dell'autobiografia di Giorgio Chiellini. Dopo gli attacchi a Balotelli e Felipe Melo, gli altarini su Vidal e le valutazioni su Sergio Ramos, arrivano altre considerazioni su alcuni degli giocatori più illustri degli ultimi anni. Fra questi Andrea Pirlo, definito di un'altra categoria: "Un conto è vedere Pirlo da lontano o in tv, un altro è seguirlo in campo, lui ti amplia gli orizzonti, è un marziano che rende speciale ogni cosa. Certo, da allenatore Andrea dovrà tornare sulla Terra perché non potrà pretendere che i suoi giocatori abbiano gli occhi dietro la testa come li aveva lui".

Un pensiero che riporta Chiellini alla stagione 2002-2003: “Mi ricordo Donadoni, quando venne ad allenare a Livorno, io ero giovane e lui aveva 40 anni ma era ancora il giocatore più forte che teoricamente avremmo avuto in rosa, un fuoriclasse assoluto. Chiedeva cose immensamente giuste, ma per noi in quel momento impossibili”.


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