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Che indicazioni ha dato la pre-stagione del Milan: si vede già qualcosa di nuovo e... di vecchio

di Antonello Gioia

Con l'amichevole contro il Novara sul ribassato di Milanello, il Milan ha concluso le amichevoli della pre-stagione. I rossoneri hanno disputato otto test, vincendo contro Lumezzane (7-0), Etoile du Sahel (4-0) e Novara (4-2), pareggiando contro Juventus (2-2, poi sconfitta ai rigori) e Monza (1-1, poi vittoria ai rigori) e perdendo contro il Real Madrid (3-2), Barcellona (1-0) e Trento (0-1).

I risultati non contano
Si premette che i risultati estivi contano zero a fini delle statistiche e dei commenti, anche perché, sia per un allenatore che per addetti ai lavori e opinionisti, in questa fase è molto più importante provare uomini, idee e schemi e mettere benzina nelle gambe piuttosto che portare una frivola vittoria a casa. Il Milan ha iniziato il ritiro il 10 luglio a Milanello, accogliendo i big (reduci dalle nazionali) dal primo giorno della tournée negli Stati Uniti (21 luglio) e i vari nuovi acquisti (ben 8) nel corso delle settimane; ha salutato alcuni giocatori rimasti ai margini e non accolto coloro che ancora non sono partiti.

Il modulo
Ed ecco, dunque, servita l'analisi sul Milan, che, durante questa preparazione, ha innanzitutto sfoggiato tanti nuovi acquisti e un nuovo modulo: il 4-3-3. Pioli lo ha utilizzato sin dal primo test, puntando molto sulle caratteristiche fisiche di Loftus-Cheek (a lui sono richiesti inserimenti continui e una presenza di sostanza sulla trequarti in fase di non possesso) e sulla tecnica di Reijnders (il play che agisce da mezzala), oltre che, naturalmente, sulla forza in uno contro uno di Leao a sinistra e di Pulisic e dell'ultimo arrivato Chukwueze a destra. Il mediano titolare lo ha sempre fatto Krunic: il bosniaco ha alternato ottime chiusure a qualche difficoltà in posizionamento. Piccola novità è la posizione dei terzini: se Theo ha molta liberà e varietà di movimento, il terzino destro (che sia Calabria, Florenzi o Kalulu) si accentra spesso per aiutare nella fase di impostazione. Da rivedere la fase difensiva: tranne in un paio di test contro avversari abbordabili, il Milan ha sempre subito gol soprattutto a causa di gravi disattenzioni difensive; in generale, va oliata la fase di non possesso per non lasciare le praterie agli avversari quando il Milan si fa trovare un po' scoperto.


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