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Caso Suarez, parla il rettore dell'UNIPG: "Sì, io mediatore con la Juventus: cosa c'è di male?"

di Giacomo Iacobellis

Maurizio Oliviero esce allo scoperto e commenta a La Gazzetta dello Sport la bufera scoppiata per il presunto esame farlocco di Luis Suarez volto a ottenere la cittadinanza italiana. Queste le dichiarazioni del rettore dell'Università di Perugia, definito il "mediatore" tra la Juventus e l'Università per Stranieri di Perugia in vista dell'esame B1: "Non ho fatto nulla di male ma io devo rendere conto ai miei studenti. Ora, quando mi guarderanno, che penseranno? Nella mia anima questo resterà tutta la vita".

Oliviero conferma poi i contatti con Federico Cherubini, pur non facendo direttamente il suo nome: "Un mio conoscente nello staff della Juve a fine agosto-inizio settembre mi chiama e dice: 'Maurizio, vorrei chiederti un’informazione per un esame ma non è per noi'. Ho spiegato che non eravamo noi l’ateneo da contattare ma l’Università per Stranieri. Ora per questo semplice passaggio vengo definito mediatore, che può voler dire tutto. Me l’avessero chiesto, lo avrei detto: 'Certo, li ho messi in contatto. Lo sanno tutti. Che male c’è?'".

Col vice di Paratici alla Juve Oliviero ammette infine di aver avuto un altro contatto: la chiamata stavolta è arrivata dallo stesso rettore, che non sapeva come rispondere ai giornalisti circa l'esame di Suarez a Perugia e, proprio a Cherubini, ha chiesto quindi il consiglio su come muoversi. "Non è una questione che sta seguendo la Juve ma Suarez è un personaggio pubblico, forse va gestito con riservatezza", sarebbe stata la risposta del dirigente della 'Vecchia Signora' citata testualmente da Oliviero nella sua chiacchierata con la rosea.


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