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Carratelli sul Corriere dello Sport: "Napoli, il 3-4-2-1 è morto perché non portava a niente"

di Pierpaolo Matrone

Dalla scorsa settimana, cioè da Juventus-Napoli, Antonio Conte ha varato un nuovo assetto per la sua formazione: addio al 3-4-2-1 e via con il 4-2-3-1 (o 4-3-2-1, dipende dalla posizione di McTominay). Su questo tema si sofferma il fondo scritto da Mimmo Carratelli, firma storica del giornalismo sportivo napoletano, per l'edizione odierna del Corriere dello Sport: "Si aprono nuovi orizzonti. Il 3-4-2-1 è morto. Non portava a niente. Giocando contro il Palermo con le seconde linee, ad eccezione di Lobotka, Conte ha trovato il modulo giusto, un 4-2-3-1 che sfata il pregiudizio secondo il quale Lobotka e Gilmour sarebbero uno la copia dell’altro, non potrebbero giocare insieme. Invece hanno giocato benissimo, non si sono mai pestati i piedi, spesso uno più basso (Lobotka), l’altro più alto.

Il doppio play è stato un esperimento riuscito. Conte ha visto giusto e ha svoltato per il Napoli definitivo. Perché col 4-2-3-1 si avvererebbe anche il mio sogno (se quel tecnico io fossi, se il mio sogno s’avverasse) di vedere in campo McTominay insieme a Lobotka e Gilmour per uno dei più forti centrocampo del campionato. Il 4-2-3-1 lo permette. Fermo restando il doppio play, nei tre dietro Lukaku ci può stare McTominay tra Neres e Kvaratskhelia".


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