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Cannavaro: "Non posso essere passato dall'essere buono in Cina all'essere scarso in Italia"

di Tommaso Bonan

Perché il Cannavaro allenatore non ha avuto ancora i successi del calciatore? È questa una delle domande a cui Fabio Cannavaro risponde nell'intervista a Sportweek: "In Cina, dove la prima volta ebbi la soddisfazione di essere chiamato ad allenare da mister Lippi, ho vinto. A Benevento mi sono calato in una realtà che non era la mia, perché la società aveva forse perso ambizione. Questa esperienza mi ha un po' "bruciato", perché nella testa delle persone rimane l'idea di un fallimento sportivo. Ma ho un nome importante - ha proseguito Cannavaro - e non posso essere passato dall'essere buono in Cina all'essere scarso in Italia".

Il Napoli di oggi
"Se il Napoli capisce quanto è forte, resta la squadra più divertente. L'Inter è lì, Thuram mi ricorda il primo Ibra: oggi è più concentrato sugli assist rispetto ai gol, quando inizierà a segnare di più farà la differenza. Il Milan ha una rosa competitiva, la Juve la metto un po' indietro".


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