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Cambio di marcia dopo la sosta: sette punti in tre gare, il Como ha trovato il giusto passo

di Andrea Piras

Il Como incanta e conquista il secondo successo consecutivo. Dopo il 3-2 ottenuto la scorsa settimana a Bergamo contro l'Atalanta, la squadra di Cesc Fabregas ha superato con lo stesso risultato il Verona di Paolo Zanetti. Una prestazione esaltante dei lariani che sono stati in grado di costruire tante azioni pericolose e occasioni da rete gonfiando la rete con l'enfant du pays Patrick Cutrone, doppietta per lui, e di Andrea Belotti che è tornato a gonfiare la rete e ad alzare la cresta.

Gioventù ed esperienza ma anche qualità
Tanta soddisfazione dunque per l'ambiziosa squadra costruita in estate con tanta ambizione. Il giusto mix di gioventù ed esperienza, e che esperienza se pensiamo a giocatori del calibro di Sergi Roberto. C'è anche la qualità di Nico Paz, classe 2004 strappato nientemeno che al Real Madrid, entrato alla grande nei meccanismi della squadra azzurra.

Cambio di marcia dopo la sosta
E dopo una partenza col freno a mano tirato, ecco che la squadra si è sbloccata. Nelle prime tre partite, giocate tutte in trasferta a causa dei lavori di adeguamento al "Sinigaglia" il Como ha attraversato un fisiologico periodo di ambientamento alla nuova categoria perdendo a Torino contro la Juventus, pareggiando a Cagliari e venendo sconfitto a Udine contro l'Udinese segnando in totale solo un gol. Dalla sosta i lariani hanno cambiato passo: un pareggio molto amaro contro il Bologna, 2-2, e poi le due vittorie consecutive. Testa sul collo e piedi ben piantati a terra. Ma il ruolino di marcia intrapreso è importante.


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