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Cagliari, Ranieri: "Luvumbo via dopo la Coppa Italia. Mercato? Gruppo competitivo così com'è"

di Pierpaolo Matrone

Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, dopo il pareggio interno contro l'Empoli è intervenuto al microfono di DAZN: "In tutte le partite il pubblico ci soffia dietro e dobbiamo ringraziarli, dando tutto in campo come fatto oggi. Primo tempo difficile, in cui l'Empoli ha giocato come sa, anche se non ricordo parate del nostro portiere. Nella ripresa li abbiamo schiacciati nella loro metà campo, abbiamo creato tanto, abbiamo sbagliato il rigore. Ma dobbiamo andare avanti così, prima o poi riusciremo a fare tutto in maniera positiva".

E' mancata cattiveria là davanti?
"No, la cattiveria agonistica c'è stata da entrambe le squadre. E' stata una partita gagliarda, difficile anche da arbitrare, bisogna fare i complimenti ad arbitro e VAR. Anche dopo il rigore abbiamo avuto la palla gol con Petagna, ma Caprile ha fatto una grande parata. Pazienza, continuiamo a rimboccarci le maniche. Noi fino in fondo giocheremo con questa mentalità".

Non avete incassato gol dopo 13 partite in cui ne incassavate. E' un punto di partenza?
"I punti di partenza ci sono sempre perché stiamo facendo delle buone gare. Stiamo incassando gol, tranne oggi. Ma quando una squadra gioca con questa determinazione, questa volontà... Noi ci saremo fino in fondo. Sapevamo da prima che sarebbe stata una grande stagione di difficoltà".

Quant'è stato importante Luvumbo dalla panchina? Avete parlato con l'Angola per poterlo trattenere contro il Lecce?
"Speravo di poter fare più palloni alle due bocche da fuoco nel primo tempo, poi nel secondo tempo lui avrebbe potuto allungare e strappare la partita. Lapadula ha preso un cartellino, s'è fatto male al costato e per questo ho preferito mettere dentro un uomo che poteva rompere la linea difensiva dell'Empoli. Una mossa che è andata bene perché poi l'Empoli è indietreggiato. La sua nazionale ce lo lascia fino alla partita di Coppa Italia, poi deve andar via".

Dal mercato si aspetta qualcosa o il gruppo è competitivo?
"Il gruppo è competitivo per arrivare fino alla fine. Se poi ci sarà qualcosa da migliorare, questo spetta alla società che mi chiederà il parere su quei giocatori".

Quanto diventano importanti gli scontri diretti?
"Tutte le partite sono importanti, in ognuna dobbiamo lottare come se fosse l'ultima. L'abbiamo fatto lo scorso anno e lo rifaremo quest'anno. Ogni partita può essere quella decisiva".


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