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Bucchi e il no al Crotone: "Situazione difficile. Non c'era accordo sulla programmazione"

di Pietro Lazzerini

Cristian Bucchi è uno dei nomi che è stato accostato al Crotone dopo l'esonero di Stroppa ma il suo no ha portato i dirigenti calabresi a scegliere Cosmi. Il tecnico, ha spiegato a Radio Punto Nuovo, il motivo per cui non ha risposto positivamente alla chiamata degli Squali: "Quando si dice sì a una proposta del genere bisogna essere convinti al 100%. L'allenatore deve crederci anche se gli obiettivi sono quasi impossibili. Deve avere un lumicino di speranza acceso per sposare una causa come questa. Quando ho parlato con il Crotone, ci siamo trovati sulle motivazioni ma non sulla programmazione. Non è una questione di contratto, ma di un discorso relativo al futuro. Prendere la panchina del Crotone in questo momento non è facilissimo, dunque ho preferito declinare. Nel corso di una carriera ci sono delle tappe e certi incontri sono fondamentali, anche i momenti spesso sono determinanti. Ho spesso incontrato le persone giuste nei momenti sbagliati. Un po' come mi è accaduto al Sassuolo dopo Di Francesco. O a Benevento, o ancora a Empoli, quando ero a tre punti dal secondo posto".


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