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Atalanta, una macchina da gol. La migliore in Italia

di Andrea Losapio

I gol non sono mai un problema per la banda Gasperini. Passano gli anni ma la produzione offensiva dell'Atalanta è continua, quasi incessante, e dà la giusta dimensione a un calcio che pensa molto più a offendere che a lucrare sul risultato. Dai tre gol in un tempo alla Lazio ai sette contro l'Udinese, i nerazzurri possono davvero dirsi soddisfatti delle reti prodotte.

UN ALTRO ATTACCANTE? Perché allora Gasp continua a dire di essere in deficit, in avanti? Lo faceva anche prima che Duvan Zapata si facesse male in Cile-Colombia, la sfida che ha più pesato su questo inizio di campionato per l'Atalanta. Perché senza il Panteron la manovra dell'Atalanta è meno frizzante, ha meno possibilità di allungare: quando c'è il colombiano è palla lunga e salire, senza viene a mancare un'arma e non è sempre possibile avanzare con il gioco, seppur divertente e produttivo.

DIFFERENZA RETI - Il tecnico atalantino sostiene poi che le grandi, quelle che arrivano tra le prime quattro, devono avere una grossa differenza fra reti fatti e quelle subite. Perché è un indicatore subitaneo di quello che una squadra riesce a creare in una stagione, al di là della singola partita che può, appunto, finire con sei reti di scarto come l'Udinese. Certo, l'Atalanta sta pagando (enormemente) le fatiche di Champions, oltre a una rosa che è risicata e andrà rivista per provare l'aggancio ai quarti di finale. In Champions 8 gol in 6 partite, 6 nelle ultime 3 partite, uno solo subito.


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