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Alta tensione Bonucci-Juve. L'ex capitano diffida il club via pec: risposta negativa. E adesso?

di Tommaso Bonan

Permane la tensione in casa Juventus in merito al caso Leonardo Bonucci. Nei giorni scorsi - riporta infatti La Gazzetta dello Sport - il legale dell’ormai ex capitano bianconero ha "diffidato" i vertici della Continassa, inviando una pec con cui chiede il reintegro del difensore nella rosa di Allegri. La risposta - si legge - è stata pressoché immediata: il club ha fatto una scelta tecnica e ritiene di mettere a disposizione del giocatore le migliori condizioni per allenarsi. Dunque nessun ripensamento, nonostante l’iniziativa legale.

Bonucci ora può rivolgersi al collegio arbitrale. La mossa di Bonucci - spiega in questo senso La Gazzetta dello Sport - serve a cristallizzare la sua situazione. Con questo passo in un secondo momento, infatti, può citare la Juve di fronte al collegio arbitrale. Potrebbe anche ottenere la risoluzione del contratto (è legato per un’altra stagione con uno stipendio da 6 milioni netti), ma è più plausibile che chieda un indennizzo che, nel suo caso, può superare i 2 milioni di euro.

Cosa dicono le norme? Questa facoltà è stabilita nell’accordo collettivo dei calciatori di Serie A che tende a tutelare i tesserati che finiscono fuori dal gruppo-squadra. Le norme non entrano nel merito delle scelte tecniche, ma tendono a garantire la preparazione con il resto della rosa.Ora come ora, invece, Bonucci si allena in orari differenti da quelli della prima squadra insieme agli altri giocatori in esubero.


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