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Polverosi sul 3-1 azzurro contro la Francia: "Il nostro calcio è uno stile da tutelare"

di Paolo Lora Lamia

Nel suo fondo sul Corriere dello Sport, Alberto Polverosi è tornato sul successo dell'Italia per 1-3 a Parigi contro la Francia: "«A ll’italiana». Immaginiamo i francesi, ma anche gli inglesi e soprattutto gli spagnoli di fronte al titolo con cui ieri il nostro giornale sintetizzava il trionfo parigino. Sorrideranno, penseranno alla difesa a oltranza, al catenaccio. “Puf, les italiens”. E invece non abbiamo vinto così al Parco dei Principi, perché il calcio all’italiana non è quell’arruffìo difensivo che pensano in Europa. È uno stile che dovremmo tenerci stretto, perché è la nostra radice".

Prosegue: "La partita dell’Italia è stata la sintesi perfetta del calcio all’italiana. Non ci siamo solo difesi anche se Spalletti ha schierato sei centrocampisti e tre difensori. Un bel 3-6-1. E nessuno doveva vergognarsi perché se non li avessimo fermati a metà campo ci avrebbero fatto del male con i tre davanti. Con quella impostazione abbiamo segnato un gol splendido e centrato una traversa dopo un’altra azione da applausi. Era difesa quella?".

In chiusura: "C’è stato un momento, nel finale, in cui qualcuno si è alzato in piedi a battere le mani a Kean: con tutta la forza di questa terra stava proteggendo, contro due o tre francesoni, la palla sulla bandierina del calcio d’angolo per strappare un corner e perdere ancora qualche secondo. Non lo abbiamo fatto dal primo minuto, ma nel recupero, quando serviva, quando il calcio all’italiana, fatto dagli italiani, ci ha di nuovo entusiasmato".


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