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Milan, Ordine sul brutto ko contro il Liverpool: "Dal lampo riemergono i soliti difetti"

di Paolo Lora Lamia

"La Champions a San Siro è sempre un’attrazione per vip in tribuna (Kakà, Figo, Ceferin presidente Uefa al fianco di Ibra) ma il Milan non ha certo cambiato spartito musicale e nemmeno calcistico". Comincia così il fondo di Franco Ordine sul Corriere dello Sport e prosegue: "Perché, a dispetto di quel lampo accecante di Pulisic, poi sono emersi i vizi e i difetti antichi denunciati già durante l’estate e nel giorno dell’arrivo di Fonseca quando il tecnico portoghese parlò di «calcio dominante» invece di puntare i riflettori sui tanti, troppi gol (59) incassati nella precedente stagione targata Stefano Pioli".

Focus sulle parole pre partita di Ibrahimovic: "Di chi siano le responsabilità non c’è più da interrogarsi in maniera pretestuosa. Sapete perché? Perché Zlatan Ibrahimovic, riapparso ieri sera dinanzi alle telecamere prima di accomodarsi in tribuna, è disposto a cancellare ogni dubbio". Chiusura con un pensiero a domenica: "La sonora sconfitta di ieri è la pessima preparazione, psicologica, al derby di domenica prossima che nasce sotto il segno di una sentenza annunciata. Resa ancora più amara dalla salute di Maignan e dalla mancanza di un autorevole sostituto".


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