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Lippi al QS: "Italia, il gruppo vale più delle stelle. Austria? Nulla di scontato, come nel 2006"

di Luca Chiarini

"Mi piace tutto di questa Italia. In che modo l'ha costruita Roberto Mancini sin dall'inizio, quando ha mandato chiari messaggi al club chiedendo di far giocare i giovani". L'endorsement per l'attuale c.t. arriva niente di meno che da Marcello Lippi, che ai taccuini del QS ha tessuto le lodi dell'Italia costruita dall'allenatore jesino: "Gli azzurri propongono un calcio rapido, concreto e redditizio indipendentemente da chi siano gli interpreti. Ci sono tanti ottimi giocatori e il valore del gruppo è finora decisivo, più della qualità delle stelle che sono in altre nazionali". Lippi ha poi sottolineato che "i grandi giocatori che reputiamo tutti come determinanti non lo sono stati o lo sono stati solo in parte", e che gli azzurri dovranno "mantenere questa condizione psicofisica, sapendo che non ci sono partite facili". E il parallelo tra la Nazionale del 2006 e questa? "Ogni squadra vincente non somiglia a un'altra", ha chiosato l'ex ct: "Ci scherzo su: nel confronto tra gli azzurri del 2006 e quelli del 2021 vinciamo noi ai rigori come facemmo contro la Francia a Berlino".


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