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L'Italia vince all'esordio. Cucci: "Spalletti è pronto a mille spot. Paura? No, non è il tipo"

di Patrick Iannarelli

Una vittoria che fa ben sperare. Italo Cucci, intervenuto sul Corriere dello Sport, ha analizzato la vittoria degli azzurri: "Spaventato? No. Esagerato. Come con gli eroi cantati alla vigilia. Sfortunato il Paese che ne ha bisogno. L’Aquila di Castriota lo artiglia al primo sospiro, la testa di Bastoni lo rallegra, la spingardata di Barella gli scoppia dentro, Luciano è il profeta della Nuova Italia… nerazzurra. Peripatetico, pensa sui passi. Cancella, meditabondo, mille immagini a bocca spalancata e occhi di bragia. Poi finalmente grida, grida vittoria. Signori del marketing, Spallettone è pronto a mille spot. Più di Mancini".

E il successo all'esordio è stato costruito grazie alla personalità di un ct che è riuscito a mantenere la calma, senza avere paura: "Viene da Certaldo, paese di Boccaccio, ma è un frate domenicano, dei Domini Canes, i cani del Signore che abbaiano la fede pallonara contro gli eretici. È apparso in tivù, al Tg1, prima d’Italia-Albania. Laico, non sembrava in Westfalia, ma fra San Pietro e il Quirinale. Serio ma sereno, avrei pagato chissà cosa per vederlo davanti alla tivù mentre la nemica Spagna malmenava la Croazia. Paura? No. Non è il tipo".


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