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Intorcia sul CorSport: "Ampliare la base degli 'azzurrabili'. Via il Decreto Crescita, sì allo ius soli"

di Luca Chiarini

Il fatto che Scamacca si presenti all'appuntamento con la Turchia senza aver disputato nemmeno un minuto in qualunque competizione UEFA è "paradigmatico", perché "fotografa le contraddizioni di un movimento che si rifugia in provincia dopo essersi fatto travolgere da quell’inevitabile - ma certamente gestibile - processo di globalizzazione che ha rivoluzionato il calcio". A scriverlo, dalle colonne del Corriere dello Sport, è Ettore Intorcia: a detta del giornalista, "solo ampliare la base di azzurrabili garantisce la scelta, il privilegio della scelta è l’unica via per alzare il livello, tecnico e di esperienza, dei giocatori da portare in Nazionale". All'ultimo giro di convocazioni, ad esempio, Mancini ha potuto pescare in un bacino di appena 143 giocatori arruolabili tra i circa 500 inseriti nelle liste di Serie A. Sebbene tornare al pre-Bosman non possa essere un'opzione, "imporre un tetto ai giocatori over e una quota minima di calciatori formati nel club o genericamente in vivai italiani (4+4) avrebbe dovuto nel medio-lungo periodo garantire più spazio ai nostri calciatori". Impossibile pensare di limitare la libera circolazione di calciatori-lavoratori comunitari, ma eliminare il Decreto Crescita e parallelamente ampliare la base dei giocatori convocabili con lo ius soli favorirebbe la transizione verso un nuovo modello.


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