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Marocco, un solo dubbio e la volontà di non sprecare l'impresa

di Gianluigi Longari

Una delle più belle realtà di questo Mondiale è stato fino a questo momento certamente il Marocco. Una squadra coesa che ha la possibilità di sconfinare dalla fredda organizzazione del collettivo per poter mettere in luce le qualità dei singoli, un po' come successo a Ziyech nel recente successo contro il Belgio.
A questo proposito la motivazione dei Nordafricani è totalmente rivolta ad evitare il rischio di gettare alle ortiche quanto faticosamente costruito sino a questo momento, con la consapevolezza che un avversario come il Canada anche al netto degli zero punti raccolti sino ad oggi, possa presentare delle insidie da non sottovalutare. Anche perché è evidente che il ruolo da “Cenerentola” della competizione poco si addica alle motivazioni ed alle capacità di Alphonso Davies e compagni.
I dubbi di formazione per Regragui sono legati principalmente alla porta, poiché le condizioni di Bonou sono state valutate dopo il forfait improvviso prima dell'ultimo match ma i dubbi rispetto al suo stato di forma non sono ancora stati sciolti. Per il resto solo conferme, nella speranza che anche l'atteso bomber En-Nesyri possa iniziare a trovare la via della rete con continuità.


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