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Federico Giraudo, primi gol da grande per il letterato del pallone

di La Giovane Italia

Il Cesena si è preso il derby del mercoledì, staccando il pass per gli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C che permette alla squadra di mister Modesto di continuare a tenere vivo l’obiettivo di fare più strada possibile nel tabellone del trofeo riservato alle formazioni di terza serie. Nella sfida tutta romagnola, giocata sul campo del Ravenna, i bianconeri si sono imposti con un 4-2 messo in discesa fin dai primi minuti, grazie alla doppietta da sogno di un giovane difensore che ricorderà a lungo la notte del “Benelli”.

Serata da Oscar - Federico Giraudo è ormai una realtà consolidata nel campionato di Serie C, ma una serata come questa non l’aveva ancora vissuta nel calcio dei grandi. Per il laterale mancino classe ’98 sono infatti arrivati i primi gol da professionista, nella sua terza stagione dopo le due giocate con le maglie di Vicenza e Ternana. Il mancino di scuola Torino ha voluto regalarsi una prima volta speciale, concedendo addirittura il bis per lanciare la fuga per la vittoria del Cesena. Schierato da quarto di sinistra della linea di centrocampo, Giraudo ha colpito a freddo il Ravenna, sbloccando il match dopo appena cinque minuti con un colpo di testa vincente su cross dalla destra di Zerbin. Cinque minuti dopo è poi arrivato il raddoppio, siglato avventandosi su un pallone vagante in area avversaria per spedirlo sotto il sette con il destro. Un avvio di gara da fuochi d’artificio, rivelatosi decisivo ai fini del successo del Cesena, che agli ottavi sfiderà il Piacenza in un altro derby da dentro o fuori. Con la maglia del club romagnolo, che lo ha rilevato in prestito dal Torino in estate, Giraudo sta confermando tutto il suo valore, dopo essersi formato nel vivaio granata a partire dall’età di otto anni. Federico ha dovuto aspettare 60 partite per segnare il suo primo gol da professionista, ma c’è da giurare che la doppietta di questa sera abbia ampiamente ripagato i quasi due anni di attesa.

Letterato del pallone - Giraudo nasce come esterno offensivo, per poi trasformarsi in laterale di spinta a partire dall’annata degli Under 17. Una svolta decisiva per la sua giovane carriera, che lo ha visto subito eccellere nel nuovo ruolo, tanto da farlo ergere a pilastro delle giovanili granata e da elemento sempre presente nelle convocazioni delle under azzurre. Buona qualità tecnica abbinata a ottima facilità di corsa, Federico sente più sua la fase offensiva ma ha lavorato duramente per rendersi più che affidabile quando si tratta di difendere. La grande velocità di base lo rende uno scattista sia sul breve che sul lungo, mentre le prime annate da professionista sono servite per rinforzare una struttura muscolare che adesso “occupa” armonicamente i suoi 182 centimetri di altezza. Con la maglia del Cesena, Federico ha già toccato quota 10 presenze, dando continuità ad una estate che lo ha visto protagonista in azzurro alle Universiadi, competizione nella quale ha dato il suo contributo alla medaglia di bronzo conquistata dai ragazzi del c.t. Arrigoni. Un percorso, quello nel calcio professionistico, che sta proseguendo in maniera graduale, accompagnato da un cammino scolastico altrettanto degno di nota. Dopo essersi diplomato con ottimi voti al liceo classico, senza mai lasciare la sua Cuneo a costo di affrontare un’ora di treno per andare e tornare dagli allenamenti col Torino, Giraudo si è infatti iscritto alla facoltà di Lettere Moderne dell’Università di Padova. La fotografia di un ragazzo con una testa non comune, un letterato del pallone che tra calcio e carriera accademica sta gettando le basi per un futuro radioso.


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