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Che fine ha fatto... Spina, dall'Avellino ai gameplay su Twitch

di La Giovane Italia

Doppia cifra raggiunta dalla rubrica “Che fine ha fatto…”, giunta al decimo appuntamento di un viaggio alla riscoperta dei talenti transitati dalle dieci edizioni dell'Almanacco de La Giovane Italia, senza però riuscire ad affermarsi tra i professionisti. Il nostro ospite di giornata è Leandro Spina, attaccante classe 1998 cresciuto nel settore giovanile dell’Avellino, che nell’edizione del 2014 dell’Almanacco LGI veniva paragonato all’ex bomber dell’Empoli, adesso al Prato, Francesco Tavano.

Ciao Leandro, sei riuscito a farti conoscere al pubblico de La Giovane Italia durante gli anni di Avellino. Raccontaci un po' la tua esperienza…
"Ho trascorso ad Avellino quattro anni molto intensi, nei quali ho avuto modo di divertirmi e di farmi notare da società importanti. Sono entrato a far parte del loro settore giovanile dai 13 anni e ci sono rimasto fino all’annata con gli Allievi Nazionali, la migliore per me nel corso della quale sono stato notato anche dalla Nazionale U17. Purtroppo, l’esperienza ad Avellino non si è conclusa nel migliore dei modi, poiché son stato costretto ad andarmene a causa del fallimento della società".

Inizia cosi il tuo girovagare in categorie inferiori.
"Dopo Avellino mi è stato consigliato di andare a Sorrento, in Eccellenza, ma anche questa esperienza non si è rivelata delle migliori per colpa di una società non troppo sana. In seguito il passaggio a Chieti in Serie D, la mia unica esperienza fuori regione, conclusa nuovamente con un fallimento societario che di fatto ha stroncato il mio percorso di crescita calcistica".

Nonostante tutto, però, hai avuto la soddisfazione di vestire l'azzurro delle nazionali giovanili.
"La prima gioia per una convocazione in Nazionale l'ho vissuta durante gli anni di Avellino, con la convocazione per il Torneo dei Gironi U17. Si tratta di un’esperienza che ogni ragazzo desidera vivere, per le emozioni che ti dona ma anche per i rapporti che fa costruire. Ricordo ad esempio il bel rapporto di amicizia che si era creato con Simone Lo Faso, altro ragazzo del Sud convocato in quelle occasioni. Sono stato successivamente convocato nella Rappresentativa Dilettanti U18, prima per uno stage e successivamente per partecipare al torneo Roma Caput Mundi nel 2016, nel quale siamo stati sconfitti in semifinale dalla Romania (suo il gol del momentaneo pareggio, ndr.)".

Come si è evoluta oggi la carriera di Leandro Spina?
"Ho iniziato la stagione al Solofra, società della provincia di Avellino attualmente in Promozione, che mi ha accolto dopo l’esperienza al Chieti. Questo è il mio terzo anno con questa società, intervallato lo scorso anno da un’esperienza alla Virtus Avellino in Eccellenza, dopo la retrocessione del Solofra. L’obiettivo calcistico per il futuro è certamente quello di ritornare in Eccellenza, senza mai smettere di sognare una carriera nel professionismo. Grazie al presidente avevo trovato anche un’occupazione come operaio in una conceria, purtroppo interrotta causa Covid, mentre nel tempo libero mi diletto sul mio canale Twitch trasmettendo gameplay".


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