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L'assenza di Florenzi ha favorito l'Atalanta

di Andrea Losapio

Nella serata meravigliosa dell'Atalanta contro il Valencia, ci sono vari, grandi, protagonisti. Sicuramente Hateboer che sulla destra ha arato la fascia, salutando Gayà più e più volte, segnando due gol e rischiando di farne altri due. Poi Freuler e Ilicic, con i loro tiri dalla distanza, che hanno scavato il solco del 4-1 finale. Ma al di là di tutti, c'è un giocatore che da cinque anni fa la differenza in qualsiasi campo: è il Papu Gomez, immarcabile per chiunque, in Serie A prima e ora in Champions League. Velocità, tecnica, un minimo di astuzia. E poi, come un grande numero dieci argentino, trascinante.

FUORI FLORENZI - A parte le blasfemie con i grandi campioni del passato, Gomez ha avuto vita facile contro un Wass che probabilmente non aveva studiato bene le scelte e i tagli del capitano avversario. Il pallone dell'1-0, quello che ha cambiato gli equilibri di tutta la partita, è straordinario per la velocità, per la precisione e anche per la qualità di un passaggio che deve essere solo toccato per sbloccare il risultato. Probabilmente con Florenzi sarebbe stata un'altra partita, perché abituato a marcarlo con la Roma. "È una disgrazia dietro l'altra", il commento di Celades il giorno prima della sfida. Probabilmente è stato davvero così.


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