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E ora? Le cavallette?

di Andrea Losapio

È incredibile come la Juventus, in un anno solare, sia riuscita ad attirare così tante sfortune. Una società modello fino al 2017, l'anno dell'acquisto di Cristiano Ronaldo, che è diventata d'un tratto calamita per le avversità. La legge di Murphy dice: "Se qualcosa può andar male, lo farà”. E sembra così dallo scorso fine ottobre, quando la Procura ha chiuso l'indagine sulle plusvalenze, inviando avvisi di garanzia per i vertici della Juventus. Erano contestati i reati di falso non solo all'interno delle comunicazioni sociali, ma anche in quelle rivolte al mercato. Il così detto caso plusvalenze.

Un mese dopo Agnelli si dimette, con tutto il CdA. La Juventus perde con il Maccabi e rischia l'esclusione anche dall'Europa League dopo quella di Champions. Poi c'è la manovra stipendi nell'occhio del ciclone, la carta Ronaldo pubblicata dal Corriere della Sera. “Egregio Signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (“Scrittura integrativa”). E ancora: “Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali "Altre Scritture" a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta". La firma c'era per Paratici ma non di Cristiano Ronaldo, che quindi vuole costituirsi parte civile per 28 milioni (19 non dati più gli interessi).

Poco dopo Dybala spiega come il comunicato stampa differisse da quello che era stato pattuito. "Tanta gente pensava che avessimo rinunciato a quattro mesi di ingaggio e nessuno sapeva, in quel momento, che avremmo preso tre mesi, ma pagati più avanti. Leggendo il comunicato non è l’accordo che abbiamo raggiunto. C’è scritto che rinunciamo a quattro mesi, ma non c’è scritto che avevamo già l’accordo sulle tre mensilità, che erano certe". L'inchiesta Prisma quindi si allarga ulteriormente.

A gennaio arriva anche la prima penalizzazione, il -15. Che verrà poi tolto dal Collegio di Garanzia che reputava che la palla dovesse passare alla Corte Federale d'Appello della FIGC per riformulare dopo l'assoluzione di alcuni dirigenti. Alla fine sarà -10, a maggio. La UEFA si preoccupa perché se vince l'Europa League dovrebbe escluderla dalla Champions, invece la penalizzazione la porterebbe in Conference. Così la UEFA decide per l'esclusione a cuor leggero. In estate la Juventus non fa mercato - perché non c'è budget - per diminuire le perdite. Per il 2022-23 il negativo ammonta a 110,5 milioni, con il CdA che decide per un aumento di capitale cospicuo.

Infine il doping di Pogba, sempre infortunato nell'ultimo anno e mezzo con una manciata di presenze in campo (spesso per pochi minuti), ora Fagioli. Senza contare che Cristiano Ronaldo intanto ha fatto causa alla Juventus e non c'è stato un accordo nel collegio arbitrale lo scorso 4 ottobre. Quante sono? Sembrano le piaghe d'Egitto, mancano solo le cavallette.


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