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Con Paredes alla Juve Miretti troverà molto meno spazio. Peccato...

di Raimondo De Magistris

"Gioca come un veterano". Con queste parole Massimiliano Allegri dopo Juventus-Roma 1-1 ha premiato la prestazione di Fabio Miretti, centrocampista classe 2003 che ieri è stato lanciato in campo dal primo minuto allo Stadium ed è risultato tra i migliori in campo. Complimenti non banali quelli del manager livornese perché sappiamo quanto Allegri sia parsimonioso nei confronti dei suoi giovani: quando deve elogiarli, quando deve mandarli in campo. Eppure ieri ha fatto entrambe le cose nel post-partita e del resto era impossibile non fare un plauso a un giocatore che con Vlahovic, per oltre un'ora di gioco, è stato in campo il vero fattore determinante. Ha giocato da regista avanzato, senza mai allontanarsi troppo dal centravanti, ha gestito con sicurezza il pallone ma non si è quasi mai limitato alla giocata banale. Non è la prima volta. E del resto il calciatore di Pinerolo - tra i giovani centrocampisti in rosa - è il preferito di Allegri. Lo si era capito già nella scorsa stagione e lo si è capito ancora di più nel primo scorcio di quella attuale.

Tutto va per il verso giusto, quindi, per una sua consacrazione? Non proprio. Perché Allegri nel frattempo insiste per avere a disposizione anche Leandro Paredes, quello che nella sua testa dovrà diventare il regista titolare della sua Juventus. La dirigenza bianconera in queste ore proverà ad accelerare per l'arrivo dell'ex Roma, vuole chiudere in queste ore la trattativa col PSG e consegnare all'argentino le chiavi del centrocampo. Con buona pace di Miretti che, a quel punto, avrà a disposizione molto meno spazio. E anche di Fagioli, che già oggi non gioca e che prossima settimana sarà costretto a un nuovo prestito nonostante il recente rinnovo di contratto.


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