.

Udinese ko a San Siro: Cioffi non fa drammi e prova a chiudere il caso Pafundi

di Ivan Cardia

Il freddo di San Siro non regala gioie all'Udinese. I bianconeri provano a resistere alla furia dell'Inter, preso un gol si scoprono e a quel punto c'è poco da fare. Il 4-0 racconta tutta la distanza tra la squadra prima in classifica e una che dovrà lottare, con tutte le armi a propria disposizione, per raggiungere la salvezza. Obiettivo inatteso a inizio stagione, ma che a questo punto diventa il traguardo al quale i friulani devono inevitabilmente puntare.

Samardzic non brilla, Perez in tilt. Fischi per Lazar, che in estate è stato a un passo dall'Inter. Il 5,5 in pagella fotografa una prova incolore del centrocampista serbo-tedesco. Meglio di altri, per esempio di Nehuen Perez: quello su Lautaro è un rigorino, ma il tocco sulla spalla dell'argentino resta un'ingenuità difficile da perdonare.

Cioffi non fa drammi e chiude il caso Pafundi. Non è certo il volto della felicità, Gabriele Cioffi, che nel post gara spiega: "Hanno avuto pazienza, calma, consapevolezza, quando si stavano innervosendo c’è stato l’episodio del rigore, noi siamo stati pollacchiotti nell’andare a caccia subito del pareggio non capendo che la nostra partita era una maratona”. Il tecnico dei friulani, in conferenza stampa, assicura che la sconfitta non è un dramma e poi prova a chiudere il caso Pafundi, ancora in panchina: "Scelta tecnica e secondo me tutte queste domande su Pafundi non lo aiutano. Io sono pagato per fare delle scelte e le mie scelte non vedono Simone titolare. Non discuto il talento, se lui ha pazienza è il benvenuto; se non ha pazienza e deve diventare un caso Pafundi annoiate me e non fate bene a lui".


Altre notizie