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Sensi e Zaniolo, facce diverse della stessa medaglia. Mancini prende nota

di Simone Lorini

Mercoledì Jorginho ha giocato la terza partita su tre per quanto riguarda gli impegni settembrini della Nazionale di Mancini, obbligato a scendere in campo perché il suo sostituto Stefano Sensi, aveva lasciato il ritiro il giorno prima accusando un dolore al polpaccio. Tutto normale se non fosse che lo stesso interista, una volta varcata la soglia di Coverciano, ha scritto sui social: "Sto bene ragazzi, non ho nulla". Un messaggio per tranquillizzare i tifosi interisti che però non è piaciuto per niente al ct azzurro Roberto Mancini. Adesso il posto del nerazzurro in vista delle convocazioni per le gare di Nations League a ottobre, è seriamente a rischio.

ZANIOLO CONTROCORRENTE - Ha stupito un po', mercoledì sera, vedere Nicolò Zaniolo in tribuna al Mapei Stadium godersi il 5-0 degli Azzurri nonostante l'infortunio l'avesse escluso dai convocati. Perso l'Europeo per l'infortunio, il 22 giallorosso punta a rientrare a pieno titolo nel giro della Nazionale italiana; da questo punto di vista, potrebbe aiutarlo molto l'atteggiamento tenuto nelle ultime ore. A differenza di tanti compagni, rientrati per infortuni più o meno gravi, Zaniolo ha infatti scelto di continuare la fisioterapia alla coscia destra rimanendo in Nazionale, pur non potendo giocare, con l'avallo della Roma e seguendo la vittoria di ieri sera dalla tribuna del Mapei. Un segnale che ha colpito Mancini, al contrario di quanto fatto da Sensi.


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