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"Nessuna garanzia": la UEFA toglie la finale Champions a Milano. E l'Italia teme per Euro 2032

di Ivan Cardia

Tanto tuonò che piovve, ma il temporale era annunciato da diverso tempo. Come da previsioni, la UEFA ha scelto di revocare ufficialmente l'assegnazione della finale di Champions League alla città di Milano per il 2027.

Nel comunicato stampa, diramato a margine del comitato esecutivo tenutosi a Praga, la confederazione europea chiarisce i motivi della scelta: "Il Comune di Milano non ha potuto garantire che lo stadio di San Siro e le aree circostanti non sarebbero state interessate da lavori di ristrutturazione" nel periodo in cui si disputerà la finale della massima competizione continentale.

Ripartirà così il processo di assegnazione, con una nuova location che sarà rivelata per maggio/giugno 2025. Da capire, per quanto riguarda l'Italia, se la FIGC riuscirà a "difendere" l'assegnazione, dirottando da Milano a Roma la finale: non vi è alcun meccanismo automatico in tal senso, ma la federcalcio è al lavoro, fonte anche dell'esperienza maturata negli anni all'Olimpico, da ultimo nella fase a gironi di Euro 2020.

Come detto in apertura, e come ha ricordato il ministro Abodi intervenuto sul tema, la decisione era ampiamente prevista. La riapertura di Inter e Milan alla possibilità di costruire un nuovo stadio nell'area di San Siro ha rimesso infatti in discussione l'esistenza stessa del Meazza negli anni a venire. I club e il Comune attendono un responso dall'Agenzia delle Entrate sul valore economico dell'operazione, ma a oggi tutti gli scenari sono aperti e non vi è alcuna certezza sull'esito finale.

Allo stesso tempo, è una novità - se così si può definire - che alimenta i dubbi su un'altra assegnazione, quella congiunta Italia-Turchia per gli Europei 2032. Alla data attuale, come ha ricordato nei giorni scorsi Michele Uva, componente dell'esecutivo UEFA, soltanto l'Allianz Stadium di Torino ha i requisiti per ospitare la competizione. Tecnicamente, le due decisioni non sono collegate in alcun modo. Ma il buongiorno, in questo caso, non si vede dal mattino: peraltro San Siro, o quello che sarà il principale stadio di Milano, dovrebbe essere uno degli stadi indicati.


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