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Mourinho e Zaniolo scrivono la storia europea della Roma. È apoteosi nella notte di Tirana

di Gaetano Mocciaro

14 anni e un giorno dopo, la Roma alza al cielo un trofeo. E lo fa entrando nella storia: perché si tratta della prima coppa europea riconosciuta dalla UEFA e perché i giallorossi sono i primi a iscrivere il loro nome nell'albo della UEFA Conference League. Se le finali precedenti, pur giocate all'Olimpico, portarono solo enormi delusioni, il neutro di Tirana rende la stagione dei capitolini da positiva a trionfale. Mourinho nella storia, quinta coppa europea vinta ed è il primo ad aver vinto Champions, Europa League, Conference League. E resterà l'unico che a questi trofei può aggiungere la Coppa delle Coppe. Lo fa con una partita di sofferenza, all'italiana verrebbe da dire: difesa compatta, verticalizzazioni a sfruttare potenza e velocità delle punte. La risolve il giocatore di maggior classe, e pensare che non era nemmeno certa per lui una maglia da titolare.

Ci riferiamo a Nicolò Zaniolo, e il suo tocco sotto su assist di Mancini, complice un "buco" di Trauner, che ha supera Bijlow. Il numero 22, già capace di porre fine al tabù Bodo/Glimt riesce a porre fine al tabù europeo. Al resto ci ha pensato una difesa monumentale, che non ha sbagliato nulla, guidata da uno Smalling che aveva già vinto una finale europea contro una squadra olandese. L'inglese annulla il capocannoniere Dessers, che si consola col titolo individuale visto che anche Abraham è andato a secco.

Il prossimo anno sarà Europa League. Lo sarebbe stato a prescindere, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Sempre con José Mourinho, che ha promesso di voler dare seguito a questa storia.


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