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La seconda rivoluzione di ADL. Esonero per l'amico Mazzarri e spazio al ct della Slovacchia

di Luca Bargellini

Si è conclusa dopo appena 97 giorni, 17 partite e sole sei vittorie la seconda avventura di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli. Dopo il pareggio per 1-1 contro il Genoa che aveva portato a cinque le lunghezze di svantaggio dei partenopei dal sesto posto che vale il ritorno in europa, Aurelio De Laurentiis ha rotto gli indugi nonostante domani sera al 'Maradona' sia di scena il Barcellona per il match d'andata degli ottavi di finale di Champions League.

Già dalla mattinata di ieri il numero uno del club partenopeo ha guidato la transizione verso il terzo tecnico stagionale: Francesco Calzona, ex vice di Sarri e Spalletti commissario tecnico in carica della Slovacchia. Una trattativa che si sviluppa tutta nel cuore della città di Napoli, presso l'Hotel Britannique, sede speciale della dirigenza campione d'Italia e culminata verso l'ora di cena con la comunicazione dell'esonero a Mazzarri e, poi, l'ufficializzazione di Calzona nuovo tecnico.

Per lui accordo fino a giugno, ma anche il contestuale rinnovo con la Federcalcio slovacca fino al 2025 con opzione fino al '26 in caso di qualificazione ai Mondiali. Un doppio ruolo che si vedrà per la prima volta nella storia nel nostro calcio.

"È stato un cambio doloroso - ha spiegato lo stesso ADL -. Adesso aiutiamo Calzona"


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