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Il tricolore pesa troppo, questo Milan non gestisce il doppio impegno. Notte di Udine da incubo

di Gaetano Mocciaro

Milan troppo brutto per essere vero. Seconda sconfitta in campionato nelle ultime tre partite. In mezzo un deludente pari casalingo contro la Salernitana. Contro l'Udinese arriva un ko senza appello per 3-1 e il contrasto con le prestazioni di Champions League fa impressione. Lo stesso Stefano Pioli al termine della partita fa mea culpa. In campo la squadra è partita male e ha chiuso peggio e in pochissimi si salvano, strappando comunque una sufficienza stiracchiata. Disastrosa la difesa, inconcludente l'attacco. Si salva Ibrahimovic, tornato titolare dopo 14 mesi e per l'occasione persino capitano, mai successo da quando gioca al Milan. Per lui quella di Udine è una serata storica, anche per essere diventato il giocatore più anziano di sempre ad aver segnato un gol in Serie A. Altra buona notizia è il ritorno di Calabria, dopo oltre un mese, almeno per gli ultimi inutili minuti di gara. Poi è solo nera la serata del Diavolo, che di questo passo rischia di compromettere il piazzamento tra le prime posizioni. Giocare con lo scudetto sul petto evidentemente fa tutta la differenza del mondo e questo gruppo giovane non si è abituato alla pressione dell'essere campione d'Italia, come ha dichiarato Ibrahimovic a fine partita.


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