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D'Aversa ha ragione, il guaio del suo Parma è giocare bene ma non vincere mai. Vedi Firenze

di Dimitri Conti

Ai punti, per metterla su un piano più affine alla boxe, avrebbe meritato qualcosa di più il Parma rispetto alla Fiorentina nella partita del Franchi. Già dal primo minuto del match la squadra di D'Aversa si è messa in testa di condurre i ritmi del possesso, anche per via dell'atteggiamento remissivo degli avversari. Il problema è che al primo tiro subito contro, peraltro da palla ferma, è scaturito lo svantaggio, e dopo essere arrivati al pari è successa la stessa, medesima cosa prima dell'intervallo. Nella ripresa però i ducali sono stati addirittura capaci di ribaltarla, col potenziale gol-vittoria al 90' di Mihaila (tra i migliori), salvo farsi riprendere a un minuto dalla fine. Insomma, seppure in forma diversa, il motivetto è sembrato lo stesso sentito con lo Spezia: la produzione richiedeva un risultato migliore, come confermato da D'Aversa stesso. L'allenatore non getta la spugna, ma probabilmente è il primo a sapere che questa serie di mancate vittorie (ancora deve arrivare la prima dal suo ritorno) rischiano di compromettere una volta per tutte la corsa salvezza.


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