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Mamaev, il calcio gli dà un'altra chance: "In carcere ho avuto paura"

di Gaetano Mocciaro

Scontata la pena di undici mesi di reclusione per aver aggredito un funzionario del governo russo assieme al compagno di squadra Aleksandr Kokorin, Pavel Mamaev ricomincia la sua vita da uomo libero, trovando una seconda chance da calciatore. Da poco ha firmato un contratto con il Rostov. 31 anni, Mamaev ha parlato della sua vita da detenuto. Ecco alcune dichiarazioni riportate da La Gazzetta dello Sport: "I letti erano di ferro, molto scomodi" e ancora, sul rapporto con gli altri detenuti: "Prima di fare qualcosa, devi avere una strategia. Pensi a quali potrebbero essere le conseguenze e hai un po' di paura, io l'ho avuta". Mai stato picchiato? "Quello no, ma ci sono delle cose che ho visto e che preferisco non parlare. Non riesco a immaginare cosa provino le persone a stare lì per anni e anni".


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