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Zoff: "Donnarumma sta facendo benissimo, sin qui il suo apporto è stato notevole"

di Andrea Piras

Intervistato dall'edizione odierna di Tuttosport, Dino Zoff ha parlato della Nazionale italiana e del fatto di vestire la maglia azzurra: "Una sensazione diversa. La nazionale rappresenta un passo in avanti nel proprio lavoro, nel proprio percorso. Ti porta comunque una soddisfazione importante. Significa andare avanti, appunto: cioè perseguire un obiettivo nella logica di chi fa qualsiasi cosa e vuole migliorare".

Cosa si prova a giocare una competizione come un Mondiale e un Europeo con 60 milioni di commissari tecnici?
"Ma no, uno non ci pensa, anche perché più che 60 milioni di allenatori, i commissari tecnici poi li fanno i giornalisti (ride, ndr). Più in alto vai, più le partite diventano importanti. Idem per gli avvenimenti. Quindi ti preoccupi di dover far bene. Certo, più turni passi, più consequenzialmente vieni seguito".

Voi nel 1982 foste criticati inizialmente da stampa e tifosi. Poi vinceste il Mondiale. Non è che quelle parole e quegli attacchi finirono per compattarvi?
"Ce l’avremmo potuta fare lo stesso. Col pubblico c’è sempre la responsabilità del voler far bene. Poi per quelle situazioni in Spagna credo che il segreto sia stato avere un allenatore, Bearzot, bravissimo, come Dio comanda".

Chiudiamo con una domanda di campo, da portiere a portiere. Donnarumma oggi è il calciatore più importante della nostra nazionale?
"Il portiere è sempre importante, lui sta facendo benissimo, sin qui il suo apporto è stato notevole".


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