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Sacchi: "Italia, che carattere! Ma se con la Spagna non pressiamo il pallone non lo vediamo"

di Pierpaolo Matrone

Arrigo Sacchi, leggenda del calcio italiano, analizza il debutto dell'Italia a Euro 2024 contro l'Albania sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: "Non si poteva pretendere di più dall’Italia, visto il poco tempo a disposizione per prepararsi in vista di questo Europeo. Era la prima partita, prendiamo il risultato, che è buono, e cerchiamo di analizzare gli errori commessi con l’umiltà necessaria. La partenza è stata orribile, con quella rimessa laterale sbagliata da Dimarco e il conseguente gol dell’Albania, però dopo siamo riusciti non solo a restare in piedi, ma anche a costruire azioni su azioni e a ribaltare il punteggio. Questo è un segnale chiaro: la reazione c’è stata, vuol dire che il gruppo ha valori morali sui quali si devono poggiare le fondamenta del progetto. Non è mica semplice andare sotto dopo pochi secondi e non abbattersi.Questo aspetto caratteriale va sottolineato, perché alla lunga la questione psicologica risulta determinante in un torneo lungo come questo Europeo.

[...] L’aspetto che va particolarmente curato è quello del pressing. Non ne facciamo, quando il pallone ce l’hanno gli avversari noi rinculiamo. No, si deve invece fare un passo in avanti, aggredire, azzannare l’avversario. Una squadra come l’Albania non bisogna farla giocare. Ecco dove Spalletti, che conoscebene l’importanza del pressing nel calcio moderno, lavorerà nei prossimi giorni. Ma tutto il gruppo deve muoversi in sincronia, ci si difende e si attacca in undici. Se non pressiamo contro la Spagna, nella prossima partita, quelli il pallone non ce lo fanno
neanche vedere...


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