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Le critiche, l'esultanza e la profezia di Fernando Llorente: ecco la rivincita di Alvaro Morata

di Giacomo Iacobellis

Alvaro Morata contro la Spagna ha zittito ogni critica. L'attaccante dell'Atletico Madrid ha infatti sbloccato la prima gara della Roja in questo Europeo, dando il la alla Nazionale del ct Luis de la Fuente per arrivare al 3-0 finale. Una rete pesantissima, che l'ex Juventus ha dedicato alla sua famiglia. Subito dopo aver segnato, Morata è andato infatti davanti alle telecamere formando prima una "L" con la mano in riferimento al figlio Leonardo, seguita da una "A" per Alessandro, una "B" per Bella e infine una "E" per Edoardo, i quattro figli avuti con Alice Campello.

La profezia di Fernando Llorente
Questo gesto ha commosso tanti tifosi spagnoli e ha sottolineato l'importanza della famiglia nella vita del calciatore classe 1992. Morata, da tanti non considerato all'altezza del ruolo di centravanti e della fascia da capitano della Spagna, ha utilizzato questa celebrazione per condividere un momento di gioia con i suoi cari e dimostrare che la sua famiglia è sempre stata la sua principale fonte di motivazione e sostegno, senza alimentare ulteriori polemiche. "Morata è un grandissimo calciatore, tutti lo amano ma è vero anche che in Spagna la gente vuole sempre di più. Negli ultimi mesi all'Atletico Madrid Alvaro ha avuto qualche problema personale e non ha fatto le sue migliori partite, ma è arrivato in Germania con tanta carica. Sono convinto che darà tutto se stesso e che oggi farà gol", era stata la profezia pre-partita del suo predecessore Fernando Llorente.

Che ne sarà di Alvaro Morata?
Ve lo abbiamo raccontato negli scorsi giorni, è atteso un summit tra la dirigenza della Roma e l'entourage di Alvaro Morata per capire costi e margini della possibile trattativa sia col ragazzo per lo stipendio sia con i colchoneros. E la Juventus? Certi amori ritornano una volta, ma addirittura due? I bianconeri devono risolvere prima il futuro di Federico Chiesa, cercato da Roma e Napoli, e capire se Dusan Vlahovic vorrà spalmare l'ingaggio o se rischia anche lui di finire sul mercato. Insomma, pure con Arkadiusz Milik e Moise Kean, una vera e propria rivoluzione d'estate e Morata è un nome che può tornare, giustappunto, di moda. Così per Antonio Conte e il suo nuovo Napoli, lui che lo ha avuto proprio a Torino in bianconero.


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