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Albertini: "Scamacca è cresciuto con Gasperini, spero che si sblocchi anche in azzurro"

di Paolo Lora Lamia

Demetrio Albertini, centrocampista del Milan e della Nazionale negli anni '90, ha parlato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport degli azzurri - attesi questa sera dal match contro la Spagna, il secondo del girone - e in particolare di qualche individualità.

Noi aspettiamo che Scamacca si sblocchi in azzurro.
"È cresciuto grazie alla cultura del lavoro che gli ha inculcato Gasperini. Il suo talento lo conosciamo da anni e adesso ha trovato la squadra giusta per essere determinante. Mi auguro che la stessa cosa succeda in Nazionale".

Nel frattempo con l'Albania ci siamo goduti il gol di Barella.
"È uno dei migliori centrocampista al mondo per come interpreta le due fasi".

A quale centrocampista dei suoi tempi assomiglia?
"Oggi l’interpretazione del ruolo è cambiata e i centrocampisti fanno più movimento, coprono più campo, rispetto agli anni '90 e all'inizio del 2000. Può assomigliare all'Antonio Conte di inizio carriera e allo Xavi degli ultimi anni al Barcellona".

L'Italia vista all'esordio contro l'Albania le è piaciuta?
"Diciamo che mi sono piaciuti molto la reazione allo svantaggio iniziale e il primo tempo. Nella ripresa siamo andati così così".

Cosa c’è da migliorare?
"Se lasceremo alla Spagna tutti gli spazi che abbiamo lasciato all’Albania... Mi fermo qua".

In una parola, come dovrà essere stasera la Nazionale?
"Intraprendente".


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