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Luis Enrique, dalle critiche a idolo di tutti. La Spagna ora guarda al futuro con ottimismo

di Michele Pavese

Salvate il soldato Luis Enrique. La Spagna, totalmente rinnovata, perde ai rigori contro l'Italia e abbandona Euro 2020 a un passo dalla finale. Il tecnico asturiano, pesantemente criticato per alcune convocazioni, diventa oggi il simbolo della rinascita del calcio iberico: "È riuscito a ribaltare completamente la situazione. Ha lasciato Wembley con una sconfitta ma applaudito e acclamato dai tifosi e dalla critica. Da chiedere la sua testa si è passati agli elogi. La Spagna è orgogliosa della sua Nazionale ed è solo per merito suo. A fine partita si è mostrato allegro e felice e ha fatto i complimenti a tutti, anche agli avversari. Ha invitato i suoi ragazzi a mostrare l'orgoglio e ad accettare le sconfitte. Tutti lo hanno applaudito nello spogliatoio, compreso il presidente federale Rubiales. Nella sua testa c'era solo il pensiero di fare squadra. È passato da osservato speciale a idolo e chi lo ha aggredito quando ha diffuso l'elenco dei convocati, oggi ha capito che tutto aveva una spiegazione. Ha emozionato la Spagna con un gruppo di ragazzini e ha dovuto risolvere innumerevoli problemi prima e durante la competizione".


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