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La Samp lascia il femminile. Bonfantini: "In campo senza stipendi. Non meritavamo questo"

di Tommaso Maschio

“Siamo sempre chiamate a rispettare le regole della corretta comunicazione. Lo dobbiamo giustamente fare per rispetto del nostro mondo che con grande fatica facciamo crescere giorno dopo giorno. È proprio per quello che è successo che ho deciso di esprimere quello che sento". inizia così un post di Agnese Bonfantini, attaccante di proprietà della Juventus, ha commentato sui social la decisione della Sampdoria, club in cui ha militato nella seconda parte della scorsa stagione, di abbandonare il calcio femminile.

Un post duro in cui si sottolinea anche come molte delle tesserate siano scese in campo senza essere pagate dal club e nonostante questo abbiano dato il massimo per conquistare la salvezza: "Abbiamo giocato gran parte dei mesi senza prenderci quello che ci spettava economicamente e nonostante tutto ho sempre visto le mie compagne che prima della partita si sono messe la maglia e con tutte se stesse hanno avuto la voglia di onorarla e di portarla in alto sul campo. Questa sarebbe stata l’ultima cosa che ci saremmo aspettate e ci saremmo meritate. Ma posso dire che quanto è accaduto per la modalità, i tempi e i modi ha fatto molto male a tutte le persone che hanno creduto in questo progetto impegnandosi al massimo e al calcio femminile".


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