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Valencia, Baraja: "Ci sono state provocazioni: se chiediamo rispetto, che sia in entrambi i sensi"

di Lidia Vivaldi

Il tecnico del Valencia Rubén Baraja ha parlato al termine della gara infuocata contro il Real Madrid, che ha portato i 3 punti ma anche una coda di polemiche per gli insulti razzisti rivolti dal pubblico del Mestalla a Vinicius:

"Se si è verificata questa situazione, indagheremo - riporta Marca.com -. Siamo un club e una tifoseria rispettabile. Chiediamo riguardo verso i nostri tifosi, può essere stato qualche singolo, ma non 46.000 persone. Questa polemica non ci fa godere il momento. Non è un bene né per il Real né per il Valencia."

Il Mestalla è razzista?
"Se da un lato si chiede rispetto per il Real Madrid, si deve chiedere rispetto anche per i nostri tifosi. Quando si creano questo genere di situazioni, stai inasprendo il problema invece che risolverlo. La sensazione è che non abbiamo giocato una partita di calcio. Alla fine di una partita, ci sono alcune sensazioni che non rispecchiano la realtà a causa delle emozioni che le hanno influenzate. Il Valencia condanna qualsiasi insulto razzista che può essere arrivato in campo. Abbiamo una tifoseria modello. C'erano 46.000 persone chi si sono comportate come si deve. Se qualcuno ha fatto un commento da condannare, se ne occuperà il club. Il tifo valenciano si è sempre comportato squisitamente ovunque. Il singolo può sbagliare ma non condividiamo nessun commento razzista. Dall'altra parte ci sono stati gesti dispregiativi: se chiediamo rispetto, dobbiamo farlo in entrambi i sensi. Queste situazioni si possono evitare con il rispetto reciproco."

Il Valencia è sempre più dei giovani:
"Oggi è stato Diego Lopez che ha avuto la fortuna di segnare il gol. Sono contento per loro perché stanno aiutando la squadra, sono decisivi con i gol che stanno segnando ed è importante anche in termini di punti. Sono felice, ma in modo contenuto. Dobbiamo festeggiare ma pensando già al Maiorca"


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Giovedì 02 Maggio 2024