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Pellegrini: "Cile, un giorno sarò ct. Io inferiore ad Ancelotti e Pep? Non faccio paragoni"

di Daniele Najjar

Il tecnico del Real Betis, Manuel Pellegrini, ha rilasciato una intervista ai microfoni di The Athletic, nel corso della quale si è soffermato a parlare della considerazione che si ha di lui nel calcio: "Se mi dà fastidio che non si parli di te allo stesso modo di Pep Guardiola, Jurgen Klopp e Carlo Ancelotti? Certo che no. Hanno lavorato per molti anni in grandi squadre e hanno vinto molti titoli. Ma non mi paragono ad altri manager. Mi paragono a me stesso. Ho vinto quello che ho fatto, ho lavorato 24 anni di fila fuori dal mio paese e ho avuto la migliore stagione in tre o quattro club nella mia carriera. Questo mi dà la stessa soddisfazione di vincere quattro o cinque titoli con una grande squadra. Sono orgoglioso della mia carriera".

Pellegrini parla poi della sua aspirazione maggiore a livello internazionale, quella di diventare il ct del suo Cile: "Per concludere la mia carriera mi piacerebbe allenare la mia nazionale, il Cile. Ma ho sempre preferito i club perché mi piace lavorare con i giocatori ogni giorno. Puoi migliorarli e parlare con loro. Nella nazionale, lavori in ufficio per la maggior parte dell'anno. Prendi i giocatori per due partite in cinque giorni e poi tornano ai loro club. È difficile lavorare in quel modo. Ho avuto tre o quattro offerte per essere l'allenatore della nazionale in Cile. Spero che un giorno lo farò, ma per ora ho il mio contratto con il Betis".


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