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Niente campo neutro per Corea del Nord-Giappone: dopo 13 anni si torna a Pyongyang

di Tommaso Maschio

Alla fine la sfida fra Corea del Nord e Giappone, valida per le qualificazioni al Mondiale del 2026, si giocherà a Pyongyang nonostante i tentativi della Federcalcio nipponica di spostarla in un’altra sede come già accaduto per quella al femminile, valida per le qualificazioni a Parigi 2024, che si giocò fra molte polemiche a Gedda in Arabia Saudita.

Il 26 marzo dunque le due squadre, come confermato da fonti della AFC (Asian Football Confederation), scenderanno dunque in campo nello stadio Kim Il Sung della capitale della Repubblica Popolare. Una notizia che era già nell’aria da giorni dopo che la delegazione della AFC non aveva riscontrato problematiche né sul terreno di gioco né a livello logistico – ovvero la mancanza di collegamenti diretti fra le due capitali – tali da impedire di giocare in Corea.

Dopo 13 anni dall’ultima volta dunque il Giappone tornerà a calcare il terreno di gioco dell’impianto che può contenere fino a 70mila spettatori. E allora si imposero i Chollima (soprannome della formazione nordcoreana) per 1-0 sulla formazione allora allenata dall’italiano Alberto Zaccheroni con un gol di Pak Nam-Chol.


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