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Mondiali in Qatar, Al Khater: "Gay benvenuti ma meglio evitare gesti d'affetto in pubblico"

di Michele Pavese

Nasser Al Khater, direttore esecutivo del comitato organizzatore di Qatar 2022, è stato intervistato dalla CNN, dove ha parlato dei temi più scottanti in vista della manifestazione iridata. In particolare si è fatto riferimento ai diritti della comunità LGTBIQ+ nel Paese asiatico e come la situazione attuale influenzerà i tifosi che intendono seguire i propri beniamini. "Il Qatar è stato trattato ingiustamente fin dall'elezione nel 2010. La Coppa del Mondo doveva essere il catalizzatore del cambiamento; tutti sono i benvenuti e non è vero che le persone omosessuali in Qatar si sentono insicure". Ma Al Khater pone subito dei "limiti": "Il Qatar è un Paese conservatore dal punto di vista della percezione dell'affettività in pubblico. Chiediamo ai tifosi di rispettarci così come noi rispettiamo le altre culture, Comprendiamo le differenze: tutti saranno i benvenuti e tutti saranno trattati con rispetto ma ci deve essere un equilibrio". Ma è vero che l'omosessualità non è consentita? Il direttore esecutivo ha risposto con un serafico: "Come in altri Paesi".


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