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Monaco, Thiago Scuro: "L'obiettivo principale del club è la valorizzazione dei giovani"

di Simone Lorini
Fonte: da Roma, Lorenzo Beccarisi

Durante la proclamazione dell’European Golden Boy e dell’European Golden Girl organizzato da Tuttosport a Roma a Casina Poste è intervenuto il direttore generale del Monaco Thiago Scuro. Queste le sue parole: “È un piacere essere qui a nome mio e di tutto il Monaco, siamo orgogliosi di avere cinque giocatori tra i nominati che testimonia il nostro percorso con i giovani. Tutto quello che facciamo a Monaco è per rendere la squadra più competitiva possibile, non per fare soldi o plusvalenze. Tutto nasce dalla nostra idea di calcio molto aggressiva, bisogna avere pazienza per aspettare la crescita del giocatore dentro e fuori dal campo. L’obiettivo è rendere il più possibile competitivo il Monaco con il budget a nostra disposizione e per farlo dovevamo puntare sui giovani.

Abbiamo ottime infrastrutture con un centro sportivo dedicato esclusivamente al settore giovanile, con anche la scuola all’interno per sviluppare al meglio il giocatore sotto ogni punto di vista. Poi lavoriamo per la formazione del calciatore all’interno della nostra struttura e della nostra cultura. Tutte le persone che lavorano al Monaco devono capire che questo è l’obiettivo principale della società, dobbiamo valorizzare i calciatori per rendere migliore il Monaco. Arrivare tra le prime tre ogni anno in Ligue 1 è difficile ma fondamentale perché il nostro obiettivo è giocare sempre la Champions League. La scuola è fondamentale sia per la cultura ma anche per la disciplina del calciatore stesso. Avere la scuola all’interno del club è fondamentale anche per gestire al meglio le necessità dei calciatori e rendere più flessibile la gestione degli impegni. Per noi ciò che ci serve per la formazione è diverso da ciò che serve in prima squadra. Noi lavoriamo molto per avere dei tecnici che sanno lavorare con ogni fascia d’età, io vengo dal Brasile e dieci anni fa il calcio si è specializzato troppo presto nella tattica, togliendo ai ragazzi la fantasia. C’è tempo per insegnare la tattica in Primavera o in seconda squadra, ma se non c’è la tecnica non puoi insegnarla in Primavera o addirittura in prima squadra. C’è bisogno sia del lavoro con i giovani del settore giovanile che con ragazzi di 16-17 anni che arrivano da altre squadre.

Abbiamo iniziato a lavorare con gli scout per i ragazzi che ancora devono arrivare in prima squadra. Ben Seghir ha fatto tutta la formazione a Monaco, ma poi ci sono anche giocatori che abbiamo preso e che ancora non giocavano in prima squadra come Ilenikhena all’Anversa. Se avessimo aspettato un’altra stagione non sarebbe stato più un giocatore per il Monaco. Ben Seghir è un caso particolare, a 16 anni era senza squadra e ora è diventato un giocatore che ha scelto la nazionale del Marocco e ha segnato una doppietta in quattro minuti. Il mercato francese per noi è fondamentale, quando sono arrivato al Monaco non conoscevo il calcio francese. Oggi abbiamo un reparto scouting che lavora solo sul mercato francese e un altro reparto sul resto del mondo, non conoscevo il calcio francese e per me è fondamentale avere la conoscenza del mercato interno. Credo molto poi nel talento che c’è in Brasile e in Sudamerica, ma bisogna controllare il numero di stranieri che si possono portare in Francia. Il nostro obiettivo è quello di giocare ogni anno la Champions League, quest’anno siamo tornati dopo cinque anni e una squadra come il Monaco deve partecipare ogni anno. La volontà è quella di raggiungere questa continuità con un calcio aggressivo e con giocatori giovani”.


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Venerdì 18 Ottobre 2024