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La nuova era della Francia: pochi reduci del 2018, Nkunku l'erede di Griezmann?

di Michele Pavese

Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, L. Hernandez; Pogba, Kanté, Matuidi; Griezmann, Giroud, Mbappé. È la formazione che scese in campo il 15 luglio 2018 allo Stadio Lužniki di Mosca, davanti a 78.000 spettatori, nella finale del Mondiale contro la Croazia. Dando un'occhiata alle ultime convocazioni di Didier Deschamps sembra passata un'eternità, soprattutto perché nessuno di quei giocatori (e nemmeno i tre subentrati, ovvero Tolisso, N'Zonzi e Fekir) compare nella lista dei convocati per le prossime partite di Nations League della Francia.

Solo Ousmane Dembélé e Alphonse Areola facevano parte, all'epoca come oggi, della rosa dei transalpini. Ovviamente manca la stella Kylian Mbappé, ma il dato fa riflettere: il ricambio - più di uno, a dire il vero - c'è stato e oggi l'unico elemento di continuità tra Les Bleus del presente e quelli del passato è lo stesso Deschamps, insieme al bomber del Real Madrid e all'esterno offensivo del PSG. L'addio di Griezmann dovrà essere smaltito in fretta da una nazionale che si affidava molto all'estro e all'intelligenza tattica del calciatore in forza all'Atletico Madrid.

Chi potrà prendere il posto di Grizou? L'indiziato numero uno è Christopher Nkunku, altro elemento capace di destreggiarsi molte bene sia sulla trequarti che in posizione più avanzata. Il 27enne del Chelsea è reduce da diversi infortuni che ne hanno frenato l'ascesa in Premier League ma adesso sembra essere tornato in piena forma e vuole riconquistare il posto da titolare.


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