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L'ex CT della Scozia e il ricordo di Mourinho: "Era il mio capo scout, ha preso McTominay”

di Yvonne Alessandro

Più passa il tempo e più Scott McTominay si conferma colonna portante del Napoli di Antonio Conte, nonché acquisto azzeccato da parte del club partenopeo. L'investimento da 30,5 milioni di euro per prelevarlo dal Manchester United è stato quanto di meglio potesse arrivare a fare il presidente De Laurentiis, considerato l'apporto dato fin qui dallo scozzese: 348 minuti di grinta da un giocatore box to box con un gol e un assist in campionato alla sua prima stagione in Serie A.

Anche con la Scozia McTominay ha inciso rapidamente e i suoi gol lo hanno reso forse il giocatore più importante della Nazionale: 11 reti in 55 presenze, tra cui 6 centri in 5 partite mentre si qualificava per Euro 2024 con i suoi compagni. Se c'è qualcuno con cui congratularsi per la scelta di far debuttare il giocatore nelle partite interazioni quello è Alex McLeish, ex commissario tecnico della Scozia: "È stato un po' folle", ha esordito al podcast 'Sacked in the Morning' di BBC Scotland.

Ma ripensando alle prime apparizioni di McTominay (debutto nel 2018), il tecnico 65enne non può fare a meno di pensare all'influenza di José Mourinho, ex allenatore del Manchester United dove lo aveva allenato: "Steve Clarke (attuale ct, ndr) lo avrebbe preso comunque, ne sono sicuro, ma José Mourinho ha detto 'Scott potrebbe giocare per la Scozia e vuole giocare per la Scozia, quindi Alex McLeish dovrebbe venire e ingaggiarlo'. Così sono andato giù. Sono andato a Edimburgo e stavo per prendere un treno per Manchester Piccadilly da York, ma hanno deciso che il treno sarebbe andato solo fino a Newcastle".

Un inconveniente risolto e l'inizio di una storia. "Fortunatamente ho preso un altro treno per York, ma a quel punto erano le tre del mattino e stavo seriamente pensando di tornare indietro. Pensavo di non avere una stanza alle 4 del mattino! Ma me ne hanno trovata uno, ho telefonato al club la mattina e Mourinho ha detto 'vieni alle 12, pranza, parleremo di Scott e poi lo porteremo in camera'. José è stato molto accomodante e molto convinto che Scott avrebbe dovuto giocare per la Scozia. Jose era il mio capo scout!", ha McLeish. "Scott è entrato e ha detto 'non ho pensato ad altro che a giocare per la Scozia'. Quando ho sentito quelle parole ho pensato 'abbiamo un giocatore'", la chiosa.


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