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Il Borussia è una polveriera: il dt Mislintat non può entrare in spogliatoio, scintille con i dirigenti

di Yvonne Alessandro

Nervi tesi al Borussia Dortmund. Il caso Sven Mislintat sta scombussolando l'equilibrio del club giallonero: tre mesi fa, racconta Sky Sports DE, l'ex capo scout è stato ripreso come direttore tecnico. Ma tra tensioni interne, dispute sulle competenze e opinioni divergenti sui trasferimenti, si vocifera che Mislintat sta infierendo negli scontri con il direttore sportivo Kehl.

Il rapporto tra i due era considerato teso già prima del ritorno di Mislintat al BVB, ma nella giornata di ieri WAZ e Ruhr Nachrichten hanno riferito di "lotte di potere e superamento dei limiti nelle aree di responsabilità", in aggiunta invece secondo la BILD, "un'ulteriore cooperazione non è più possibile". Al momento l'estate sta procedendo bene, con l'acquisto di Guirassy e la cessione di Füllkrug, ma anche per questi due casi ci sono state delle discordanze di vedute. E le controversie proseguono in merito alle piste Pascal Groos, Yan Couto e Waldemar Anton, e in precedenza l'affare Cherki che ne ha risentito.

Mislintat non può entrare nello spogliatoio. Mislintat non è stato espulso dal club giallonero, al netto dei rumors circolati nelle ultime ore. Ma la notizia clamorosa rilasciata da Sky Sports DE rivela che il direttore tecnico non può entrare nemmeno nello spogliatoio della squadra allenata da Sahin. Questo su richiesta esplicita del tecnico, che in realtà vorrebbe solo lo staff tecnico e alcuni dirigenti vicino ai giocatori. Questo include Kehl e Lars Ricken (amministratore delegato), ma non Mislintat appunto. Al momento non è previsto un licenziamento del dirigente: nessuna separazione all'orizzonte perché il resto della dirigenza non lo ritiene necessario.


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