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Francia, Camavinga: "Non mi piace giocare poco. Deschamps-Ancelotti? Simili"

di Daniele Najjar

Lunedì la Francia tornerà in campo per affrontare il Belgio, per la sfida valida per gli ottavi di finale di questo Europeo. Il centrocampista dei Blues, Eduardo Camavinga è intervenuto in conferenza stampa in vista del match chiarendo il suo ruolo all'interno della squadra, così come riporta Marca "Deschamps ci ha detto che la cosa più importante è quello che viene adesso e che dobbiamo concentrarci sugli ottavi di finale. Non è un bilancio positivo. A tutti i giocatori piace giocare. Non sono contento di giocare poco, ma so che un giorno o l'altro arriverà il mio momento. Ancora non mi piace essere un terzino sinistro, questo aspetto non è cambiato. Ma io sono un giocatore di squadra e se dovrò giocare lì lo farò e darò il massimo".

In vista del Belgio, ha poi spiegato: "E' ancora una grande squadra, il passato è passato, sarà anche una squadra diversa ma molto dura e sarà complicato. Francamente non è una cosa per cui ti prepari, devi uscire concentrato, io faccio sempre la stessa cosa, ascolto la musica prima delle partite e sono tranquillo". Di fronte ci sarà il compagno di club Courtois: "Ho già mandato un messaggio ad Hazard e ne manderò un altro a Courtois."

Sulle differenze tra Ancelotti e Deschamps ha spiegato: "Sono allenatori simili, puntano sull'aspetto umano e danno libertà in campo. Non vedo che ci siano molte differenze. Deschamps parla poco, ma è vicino a noi. Ci sbattiamo le cose in faccia. All'inizio dell'Euro è venuto a dirmi quale sarebbe stato il mio ruolo. Non ci parliamo a vicenda in continuazione, perché altrimenti sarebbe un po' tossico".


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