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Espanyol chance per avvicinarsi al Barça, Ancelotti: "Non è il momento di pensare agli avversari"

di Yvonne Alessandro

Alla vigilia del match contro l'Espanyol, alla caccia di punti che accorcino il gap in classifica con il Barcellona, il Real Madrid sta ultimando i dettagli per affrontare al meglio l'impegno di campionato. Ad intervenire in conferenza stampa nel consueto appuntamento alla vigilia Carlo Ancelotti, tecnico delle merengues, che tuttavia è partito da un'altra tematica molto delicata di questi giorni: la possibilità che i giocatori vogliano scioperare per il fitto e folle calendario di questa stagione.

"I giocatori stanno pensando di cambiare il futuro del calcio", ha esordito Ancelotti. "L'importante è riflettere su questo. Che gli organismi, UEFA, FIFA, si rendano conto che i giocatori sono stanchi. Questo è l'obiettivo. Il calendario di questa stagione non cambierà. Soluzioni? Il giocatore non avrebbe problemi a ridursi lo stipendio se ciò significasse giocare meno partite", il pensiero del mister italiano. Mentre riguardo l'eventualità di abbassare lo stipendio come soluzione per il calendario: "Il calcio deve riflettere perché l'obiettivo è giocare meno partite per evitare gli infortuni. Se questo, abbassare il numero di partite, deriva dall'abbassamento dello stipendio? L'obiettivo è giocare meno partite. Se i giocatori giocano meno, non hanno problemi ad abbassare lo stipendio.

Spostandosi sull'impegno con l'Espanyol: "Cosa voglio? Un Madrid che sta migliorando, che sta facendo progressi, che sembra entrare in una buona dinamica". Sulla possibilità di effettuare delle rotazioni rispetto all'uscita di Champions League: "Domani potrebbe essere un buon giorno, ma oggi non è il momento di dirlo".

In campo domani con quattro centrocampisti puri? "È difficile dirlo, ma l'equilibrio è una cosa collettiva che si può fare con due attaccanti o con tre. La Champions League a Parigi è stata con tre attaccanti, ma con un equilibrio perfetto. Avere un centrocampista in più non significa avere più equilibrio. Si può fare con tre o quattro attaccanti. Ora il dibattito può essere: cos'è Bellingham? Attaccante, centrocampista... L'equilibrio può venire dal lavoro collettivo. Lo avremo, senza dubbio".

Sul fastidio che potrebbe provocargli la frase 'il Madrid vince, ma non lo merita': "No, non mi dà fastidio. I tifosi sono contenti. Si può giocare meglio, ma i tifosi sono abituati a un calcio “rock and roll”. Non ci sono molti tocchi. Cerchiamo di rendere felici i tifosi di Madrid. L'ideale sarebbe vincere e giocare bene. Per me, contro lo Stoccarda, a volte abbiamo fatto delle giocate fantastiche". Slittando per un attimo alla Coppa del Mondo per Club e dell'Intercontinentale: "Non è ancora chiaro. Giochiamo quello che ci viene chiesto di giocare. Non siamo concentrati su questo. Siamo reduci dalla Champions League e ora dalla Liga. Fino a dicembre abbiamo molto a cui pensare".

Un giorno buono per avvicinarsi al Barcellona: "Oltre al calendario, ciò che è favorevole è giocare bene e arrivare bene a martedì. Vedere che la squadra sta migliorando, che ha una buona dinamica... Questo è positivo. Dopodiché, la stagione è molto lunga. Non è il momento di pensare agli avversari". Invece in merito alla forma fisica del gruppo: "Non siamo al massimo e questo è normale. Miglioreremo quando la stagione inizierà ad entrare nel vivo delle cose importanti. Per il momento siamo a posto".

Lo stato di Camavinga: "Camavinga è molto vicino (al rientro, ndr). Lavorerà con la squadra la prossima settimana e sta lavorando molto bene. È molto importante per noi. Ci permette di avere più mezzi e porterà molto". Cosa serva per un calcio rock and roll: "Intensità, ritmo... Senza perdere troppo tempo per raggiungere la porta avversaria. Queste sono le nostre caratteristiche. Abbiamo giocatori con molta forza, soprattutto sulla palla, e dobbiamo approfittarne".

Mbappé, Vinicius, Rodrygo e Bellingham tutti insieme in campo può scompensare gli equilibri della squadra: "L'obiettivo della squadra è essere compatta. Se Vinicius, Kylian e Rodrygo pressano e i centrocampisti non avanzano, non è un problema di Vinicius e Mbappé. Per essere compatti, dobbiamo avvicinare le linee. Questo è tutto. Capisco il suo pensiero. Che la mancanza di equilibrio è dovuta al fatto che Vinicius, Mbappé e Rodrygo non funzionano...non è così. Non chiedo loro di fare il lavoro dei centrocampisti e dei difensori. Se voglio difendere non metto loro, ma tre difensori. Purtroppo c'è un lavoro con e senza palla e dobbiamo trovare un equilibrio".

Infine sul ritorno allo schema dell'anno scorso: "È una cosa che stiamo valutando. Ci hanno creato molte occasioni. Contro lo Stoccarda non siamo riusciti a uscire da dietro. Un po' come è successo al Barça ieri, che è costato loro un'espulsione. Anche contro il Real non siamo riusciti a uscire, per due volte. Siamo stati generati perché abbiamo fallito con la palla, non perché non abbiamo avuto equilibrio difensivo nelle transizioni. È perché abbiamo fallito con la palla. Per evitare questo, dobbiamo portare la palla più avanti nel campo il prima possibile. A volte una palla lunga è la soluzione per evitare i problemi".


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