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TMW RADIO - Daino: "Inter, altro che problema. Dzeko per Lautaro è un vantaggio"

di TMWRadio Redazione

A TMW Radio, durante Maracanà, è intervenuto l'ex calciatore e tecnico Daniele Daino. Ecco le sue parole:

Come si compone l'attacco della Nazionale dopo il forfait di Immobile?
"Non abbiamo grosse alternative, visto che Scamacca è nuovo del giro e ha avuto poche opportunità. Raspadori ha fatto qualcosa ma la partita è così decisiva che Mancini almeno all'inizio darà spazio a Belotti, che rientra da un infortunio. Il falso nueve piace a Mancini, magari potrebbe mettere Insigne lì con Berardi e Chiesa esterni. Bernardeschi falso nueve? Dipende da come Mancini vuole preparare la partita. Vista l'importanza sceglierei un riferimento importante come Belotti".

Lautaro Martinez a digiuno con l'Inter. Una causa è il cambio di partner in attacco?
"Penso che un giocatore come Lautaro debba essere fortunato ad avere uno come Dzeko. Il problema non è il bosniaco, che può solo dare una mano a Lautaro. Nelle prestazioni viste non è che non arrivi vicino al gol. Per un po' di sfortuna o indecisione adesso non è prolifico come un tempo. Ma con le sue qualità e per come l'Inter interpreta le partite tornerà a fare gol. Dzeko è un vantaggio per una punta veloce come lui".

Un altro che soffre è Morata alla Juventus:
"Il momento della squadra non facilità. E poi negli attaccanti conta la personalità. In Lautaro vedo la caparbietà, Morata lo vedo più fragile, chiuso, sente la pressione. Ma viste le sue qualità si toglierà le soddisfazioni alla Juventus. Crescerà come la squadra".

Qual è la vera difficoltà di Mourinho?
"Mi dicono che sia presente ma non è attento a dare indicazioni tecniche ai giocatori, anche nei fondamentali. E questo può portare a lungo termine delle difficoltà. Se ha a disposizioni giocatori di spessore sa fare la differenza, e lo ha sempre fatto. Forse ora è finita la scia di entusiasmo dovuta al suo arrivo. Era anche partita bene la Roma, però alla prima difficoltà l'entusiasmo è scemato. Le dichiarazioni su alcuni giocatori non all'altezza poi non facilita. Comunque rimane una rosa corta su cui dovrà porre rimedio la società. Giudicarlo al primo anno però non è corretto, vedremo al termine del ciclo. C'è bisogno di tempo per costruire un progetto".


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